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Aggiornamento di venerdì 11 DICEMBRE ORE 9.15 Come più volte accennato in questi ultimi giorni ci troviamo alle prese con un avvio di Dicembre che stenta molto a mostrare caratteristiche invernali. L’alta pressione subtropicale sta imponendo la sua azione concedendo pochi spazi ad incursioni polari. Queste, tuttavia, si mostrano abbastanza attive sull'Atlantico e sul Nord Europa, a dimostrazione che comunque c'è qualcosa in serbo nelle azioni del vortice polare. Nello specifico, stiamo seguendo da qualche giorno proiezioni dei modelli matematici internazionali che disegnano una concentrazione di vorticità polare sull’artico russo-scandinavo e una progressiva diminuzione di pressione al largo dell'Atlantico. E’ questa una manovra molto intrigante perché se, come appare dagli ultimi forecasts (previsioni, ndr), dovesse essere vista ancora insistente, andrebbe a determinare uno scenario invernale sull’Italia proprio nella settimana di Natale o giorni successivi ad essa. La diminuzione di pressione in pieno Atlantico comporterebbe una confluenza, sul quel comparto oceanico, di un primo lobo polare con inevitabile ulteriore incremento dell’alta pressione su Ovest Europa. Se fosse solo questa manovra, cambierebbe poco o nulla per noi, anzi si rinforzerebbe ulteriormente l’alta pressione che già persiste da parecchi giorni. L’elemento di svolta verrebbe dalla concentrazione di vorticità perturbate (centri di bassa pressione) che giorno dopo giorno scorgiamo sull’artico russo-scandinavo. Questi centri depressionari, non appena l’alta pressione eseguisse manovre più meridiane (e sarebbe costretta a farlo per l’affondo polare in pieno Oceano) inevitabilmente si riverserebbero verso Sud, attaccando la parte orientale dell’alta pressione e finendo con il riversarsi sull’Europa orientale e anche sul Mediterraneo centro-orientale. Questa è una manovra che inizia a mostrarsi secondo il modello americano GFS.
Secondo GFS i tempi per la realizzazione di questa manovra, dovrebbero andare subito dopo la festa di Natale. Occhi puntati, dunque, alle festività di Natale, perché potrebbe davvero compiersi la prima manovra invernale della stagione.
Di tutt'altro avviso invece è il modello del centro europeo ECMWF, questo vedete l'aumentare della pressione proprio verso il 22/23 dicembre con conseguente tempo stabile, soleggiato e talvolta nebbioso in pianura.
Seguite i nostri aggiornamenti, vi terremo informati sullo sviluppo di queste due tendenze.
MILANO: ci attendono ancora giornate grigie, mentre lo scenario sarà più movimentato a partire proprio dal giorno di Natale e Santo Stefano, quando sarà molto probabile una discesa polare marittima, con possibili gelate a fine anno. Per Capodanno o Befana possibile gelo.
ROMA: sostanzialmente più mite del normale fino a Natale, poi scenario più gelido per Capodanno e Befana. Al momento non prevediamo neve.